T’imballo (Pasta Food Porn)

Oggi sentiamo spesso parlare di fast food, ma questa espressione tipicamente anglosassone a cosa ci rimanda nella nostra cultura culinaria italiana? Cercherò di spiegare in breve di cosa si tratta, riportando un eccellente esempio di fast food italiano.

Il fast food, tradotto letteralmente vuol dire “cibo veloce”, quindi è un cibo che si consuma correndo? Non proprio ma quasi. Infatti è il cibo veloce da cucinare e da consumare, quindi ideale per chi non si accontenta anche se è travolto dalla frenesia della vita quotidiana.

Perché accontentarsi quando ci sono dei fast food che ti offrono un cibo di alta qualità, cucinato con prodotti selezionati e preparato da persone capaci di creare, con un’armonia tra gli ingredienti, un delizioso capolavoro per il palato.

Un esempio lampante è lo store di pasta take away T’imballo, dove è possibile non rinunciare nemmeno alla voglia di pasta in un pasto veloce a tutte le ore, oppure in un pasto da portare sulla tavola già pronto da gustare.

Ma che cos’è che ti imballano al T’imballo? Ovviamente la pasta. Essa è 100% campana, è prodotta infatti da un rinomato pastificio di Gragnano ed è avvolta in sughi di diversi gusti della tradizione culinaria partenopea e italiana. La caratteristica principale è l’assenza del piatto, sostituito originalmente con un cestino di panatura croccante, tutto cotto al forno. Il risultato sarà croccante all’esterno con un cuore di pasta al sugo filante e cremoso al punto giusto.

 Vi voglio innanzitutto parlare dell’aspetto del locale che se per molti è superficiale, per me conta molto in un qualsiasi punto di ristoro, che sia ristorante, trattoria o camioncino dello street food. L’ambiente dove nasce il T’imballo è accogliente, colorato e armonioso con un personale gentile e solare.

Appena sono entrato, con le idee abbastanza chiare, con una fame da lupi e una voglia matta di conoscere questo prodotto sconosciuto alle mie papille gustative (che senz’altro dopo hanno apprezzato) ho dato un’occhiata alle varie proposte di T’imballo nel menu affisso al muro.

La scelta è stata veloce e decisa. L’attesa, dopo l’ordinazione del mio T’imballo Nonna Tracchia, ossia con il ragù napoletano con Tracchia sfilacciata, salsiccia paesana e provola di Agerola, è stata di circa 10 min.

 La sorpresa divertente all’arrivo del piatto è stato il suo ingresso “scivoloso”

E’ atterrato davanti ai miei occhi dopo un divertente giro su un scivolo predisposto per far arrivare il Timballo nelle mani del personale che dopo averlo tagliato a metà e posizionato nel packaging brandizzato  me lo ha consegnato ancora molto caldo.

Nell’attesa ho potuto scegliere una birra artigianale tra le tante disponibili e accomodarmi sullo sgabello vicino al tavolino posto davanti il locale, ottimo per chi vuole accomodarsi e mangiare il proprio Timballo anche solo per pochi minuti.

Se potessero parlare le mie papille gustative lascerei volentieri il mio pasto a loro

Ma per ovvi motivi dovrete accontentarvi della mia modesta descrizione. Dire che è buono è riduttivo per me, era veramente squisito e ricco di sapori, la pasta, il sugo e gli ingredienti ben amalgamati avvolti in questa crosta croccante lo rendono un piatto unico al Mondo.

Non è un modo di dire ma il T’imballo è realmente un piatto unico che troverete nello store di Napoli (precisamente zona Vomero) in Via Cilea.

La zona è facilmente raggiungibile con i mezzi, io infatti dalla stazione di Napoli centrale ho preso la linea L1 della metropolitana e scendendo alla fermata Quattro Giornate dopo pochi minuti ero nello store. Il prezzo è più che adatto alla qualità del prodotto che andrete a gustare, sicuramente con pochi euro farete scappare via la vostra fame!  

Non vi nascondo che dopo aver mangiato il primo T’imballo mosso solo dall’enorme quantità di curiosità nel provarne altri sono ritornato e ne ho gustato altri, tra quelli che ho mangiato vi consiglio  l’Esperanto con crema di pesto di basilico, pecorino sardo DOP, provola di Sorrento e noci e il Cenerentola con vellutata di zucca, ‘nduja calabrese e cacioricotta del Cilento.

Ma tutti, unici per i loro sapori, sono da provare, infatti al più presto tornerò all’attacco.

L’ultima volta che sono andato (a Gennaio) ho avuto l’onore di provare in grande anteprima un nuovo T’imballo.  La Cacionara 🙂  un vero incontro tra la crema  cacio e pepe e la carbo crema della carbonara + il guanciale !  Con questo T’imballo ero al settimo cielo, un insieme di sapori ben contrastati che rendono questa pasta ancora più buona!

A Napoli è una tra le tappe culinarie da non saltare assolutamente se volete provare qualcosa di unico che coniuga tradizione e innovazione.

 Info & contatti:

  • Sede: Via Francesco Cilea 26 ,  Napoli
  • Telefono: 081 1881 4450
  • Orari: lun/sab: 12/15:30 – 19:30/23   domenica: 11:30/15  – 19:30/ 00:00
  • Facebook –   Instagram –  TripAdvisor –  Sito

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